Varrone colloca la Sibilla Frigia al nono posto della lista: "Nonam Frygiam, quae vaticinata sit Ancyrae". Di lei è possibile conoscere solo il luogo in cui vaticinò, la città di Ancira, l‘odierna Ankara.
SIBILLA FRIGIA NELLA DIOCESI DI BERGAMO
Sei sono i ritratti della Sibilla Frigia presenti nella Diocesi di Bergamo. I primi cinque sono osservabili a Nembro, Almenno San Salvatore, Lallio, Spinone al lago e Sovere; il sesto è conservato nell‘Oratorio Suardi di Trescore Balneario, di proprietà privata.
Tutte le profetesse presentano il solo attributo del libro o del cartiglio, ad eccezione della Sibilla di Sovere che regge una lunga spada, e rivolgono il dito indice della mano destra verso l‘alto, ad indicare la presenza di Dio. Se le profetesse di Lallio, Almenno San Salvatore, Spinone al Lago e Trescore sono vestite con ampi abiti, dalle maniche larghe e stretti in vita, e i capelli sciolti, scapigliati dal vento, la profetessa di Nembro è l‘unica che, con il capo chino e gli occhi chiusi, è raccolta in un silenzioso dolore. La Sibilla di Sovere, una giovane donna, indossa un semplice abito con colletto e senza maniche e sul capo presenta un alto diadema.
Tutti i ritratti riportano lo stesso messaggio: "Flagellabit Des potentes terre ex olimpo excelsius veniet et firmabitur concilium in celoet annunciabitur virgo in vallibus desertorum". Solo a Trescore la breve frase: "Ex tempo excelsus veniet".