La profetessa, che indossa un ampio e scollato abito e sulle spalle un mantello, rivolge lo sguardo stupito verso un sottile fascio di luce proveniente dall‘alto. La giovane porta la mano destra al petto, mentre con la sinistra sorregge un libro. La scritta leggibile sotto il ritratto indica l‘identità della veggente e informa che essa era la Sibilla più antica: "Sibylla Persica omnium vaticinanti vetustiss[ima]".Tale informazione, presente nel canone di Varrone, permette di ipotizzare che il pittore conoscesse il testo dell‘antiquario latino.