Nel catalogo della Diocesi di Bergamo, alla voce "figura femminile", è possibile trovare sei decorazioni e tre statue che potrebbero essere ricondotte alle Sibille.
giovani donne che si appoggiano lungo la curvatura dell'arco. Indossano abiti leggeri legati in vita e due di queste hanno il capo coperto da un velo, mentre le restanti presentano capelli acconciati e scoperti. Tra le mani tengono dei libri e srotolano dei cartigli contenenti i messaggi. Se gli abiti e i libri riconducono alle Sibille le scritte nei cartigli non narrano i fatti della vita di Cristo ma sono legati alla figura di Maria. Infatti in essi si riporta: "Refugium peccatorum", "Turris Davidica", "Ianua coeli", "Santa Dei genetrix" e "Attlictorum / consolatisx / infirmorum / salus / Ianua / S(...)Vanica".
Anche se tutte queste figure richiamano alle Sibille per le vesti, i veli, le espressioni malinconiche, il libro o il cartiglio, non è possibile stabilire con certezza tale identità perché la scritta che riportano non è presente nelle altre sinora osservate.